Il Governo Meloni ha introdotto una misura sperimentale per supportare gli anziani non autosufficienti, prevedendo un contributo mensile di poco più di 1.400 euro per gli over 80 con un ISEE inferiore a 6.000 euro. Questa iniziativa, con una dotazione complessiva di 500 milioni di euro, nota come "bonus assistenza anziani", entrerà in vigore il 1° gennaio 2025 e scadrà alla fine del 2026.
Possono beneficiare di questo contributo gli anziani che soddisfano le seguenti condizioni:
Il contributo mensile di 1.412 euro sarà erogato sotto forma di trasferimento economico e servizi alla persona, e non si somma ad altri redditi.
Per ottenere questa prestazione, è necessario fare richiesta direttamente all'INPS, tramite il sito istituzionale utilizzando SPID, CIE o CNS, oppure attraverso il patronato.
La riforma dell'assistenza agli anziani mira a promuovere la dignità e il benessere delle persone anziane attraverso programmi di inclusione sociale, invecchiamento attivo, telemedicina e forme innovative di residenzialità.
La quota integrativa dell'assegno di assistenza, pari a 850 euro al mese, deve essere utilizzata per pagare lo stipendio di badanti in regola o per servizi di cura e assistenza forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale. Se non viene spesa, questa quota deve essere restituita.
Il decreto prevede anche altre disposizioni, come la promozione della mobilità degli anziani, agevolazioni per il trasporto pubblico e privato, convenzioni con strutture ricettive per vacanze a prezzi vantaggiosi, e progetti di turismo intergenerazionale e cohousing.
Le Regioni sono incoraggiate a promuovere agevolazioni per le spese veterinarie o alimentari per anziani con un ISEE massimo di 16.215 euro che adottano animali ospitati nei rifugi.
Fonte: Altroconsumo - Prestazione Universale Anziani